Le storiche sale del Ridotto del Teatro Sociale di Como aprono per la prima volta al pubblico in occasione della prima edizione di Lake Como Design Festival. Un progetto inedito che mette in scena designer, editori e gallerie italiani e internazionali.
Un’originale scelta di oggetti e complementi, curata da Margherita Ratti, si sussegue nelle sale, continuando al suo interno quel dialogo architettonico presente all'esterno, dove opere razionaliste come la ex Casa del Fascio, convivono con lo stesso teatro e l'adiacente cattedrale.
Tutti gli oggetti esposti sono proposti alla vendita. Una pubblicazione, con testo critico di Oscar Duboÿ, e una guida distribuita all’ingresso permettono di approfondirne la conoscenza. I designer Draga&Aurel, in collaborazione con Demosmobilia e Battilossi, firmano un progetto site specific per il lounge bar e il bookshop. I lavori selezionati sono ispirati al contenitore in cui verranno presentati: il Ridotto del Teatro Sociale di Como. Si sono misurati con questo progetto designer, architetti e artisti. Dietro le macro-categorie di oggetti (sedie, vasi e contenitori, paraventi e opere grafiche), progettisti emergenti (Giuseppe Arezzi, Cara Davide, Jonas Lutz, Thelonious Goupil) e già noti (Mattia Bonetti, Andrea Branzi, Konstantin Grcic, Donald Judd, Giorgia Zanellato, Dean Brown, David Dubois, Stories of Italy, DWA design studio, tra i tanti), ma anche aziende come Thonet, Alias, Desalto e Tubes, editori di design come Perfect Documents e Paradiso Terrestre e gallerie specializzate (Camp Design Gallery, Atelier Jespers, Cabana Mad, The Impermanent Collection, A1043, Galleria Salvatore Lanteri, Officine Saffi).
Diversi i progetti realizzati ad hoc per l’evento come il paravento di Duccio Maria Gambi e quello di Pietro Russo, le sedie di Pierre Gonalons, Leonard Kadid e Celia-Hannes, i nuovissimi vasi di Handmade Industrials, Anne Breton e Matthias Kaiser. Da ultimo, una sezione di opere grafiche sempre legate al mondo della progettazione, con lavori di Pierre Charpin, Michele de Lucchi, Alexander Zhu, Elvire Bonduelle, Paolo Gonzato e altri.