La Leggerezza è stato il filo conduttore della sesta edizione, nuovo appuntamento che dal 15 al 22 settembre 2024 ha accompagnato il visitatore in un percorso diffuso alla scoperta di mostre e installazioni site-specific per approfondire il tema da diversi punti di vista. 7 location, oltre 20000 metri quadri espositivi, 60 artisti e designer provenienti dal tutto il mondo, 9 media partner, più di 100 giornalisti nazionali e internazionali, oltre 8000 visitatori, 15 visite guidate con più di 200 partecipanti.
La Villa del Grumello, nel cuore del Chilometro della Conoscenza, è stata uno dei luoghi cardine del festival con Lightness in progress, una mostra collettiva che ha riunito designer, artisti, editori, gallerie di design moderno e contemporaneo e archivi storici, creando un percorso concettuale intorno al tema della leggerezza. Il percorso espositivo ha seguito le diverse sale della villa con una selezione di progetti inediti, collezioni di opere, oggetti e complementi d'arredo, provenienti da differenti realtà, uniti dalla leggerezza nella forma e nella materia.
I progetti esposti: Impressions di Andrea Branzi a cura di Clio Calvi Rudy Volpi / Lithos; Mario Trimarchi con il progetto "Close to the Edge, unique pieces of marble and glass"; Eredi Marelli con una selezione di opere di Angelo Mangiarotti, Enrico Rava, Paolo Buffa; Calle dei Cavalli Gallery con Mauro Accardi/Silvia Buccheri, Cara\Davide, Vincent Mazenauer, Francesco Maria Messina, Enrico Bianchettin, Isato Prugger e Barbieri Magalini per Matteo Pala; Dalmoto con il progetto Sister moon chair; Fine Art by Di Mano in Mano con una selezione di cristalli dalla collezione Spinzi, tra gli altri, di Pietro Chiesa, Laura Santillana, Renato Toso, Vinicio Vianello, Toni Zuccheri; Archivio design Ico Parisi con il progetto “Immagini per un’industria”, 1968-1970.
La darsena della Villa del Grumello è diventa il punto di partenza per un viaggio ideale alla scoperta di luoghi rappresentativi del ricco patrimonio architettonico che si affaccia sulle sponde del Lario con l'installazione Paesaggi d’acqua. Un museo a cielo aperto sulle sponde del Lario, a cura di Niccolò Nessi e Stefano Larotonda.
Novità di questa edizione è stata l’apertura al pubblico del Chilometro della Conoscenza, in collaborazione con Associazione Villa del Grumello e Fondazione Antonio Ratti, che ha ospitato la nuova Contemporary Design Selection. Localizzato in prossimità del centro della città di Como, il Chilometro della Conoscenza riunisce, attraverso parchi secolari per un totale di 15 ettari, differenti architetture tra serre, cappelle, limonaie e darsene. Come in una kunsthalle diffusa, hanno trovano spazio gli allestimenti dei progetti selezionati da Giovanna Massoni e hanno dato vita a un percorso espositivo diffuso, immerso nel verde e affacciato sulle rive del Lago di Como.
I partecipati alla sesta edizione: 9+1 (JP), Alice Pilastre (FR / BE) + Mathilde Tinturier (CH) + Andy Farrow (UK/BE), Anton Burdakov (UA/UK/DE), Atelier Nuanda (IT), Atelier Serruys (BE), Atelier Versi Linien (FR/IT), Biancodichina (IT), Caterina Frongia (IT), curaa studio (IT), Dora Stanczel (FR) + pietre trovanti (IT), ENEI (CH/AR/ES), Guto Davies (UK), Hana Hillerová (CZ), Ilaria Marelli (IT), Inessa Hansch (BE/FR), Jean-François D’Or (BE), Jonathan Bocca (IT), JOYH (AT), Marie-José D’Aprile (CH/IT), Marike Andeweg (NL), Marino Secco (IT), Marta Lavinia Carboni (IT), Millim Studio (IT), Paulina Herrera Letelier (CL/IT), Philippine Aprile Mandillon (FR), RAAD Studio (ES), Sarah Carestia (BE), Sjang Niederwieser (NL), Studio Gunther Pfeffer (DE), Studiointervallo (IT), Studio Yellowdot (HK/TR), Szostak Atelier (PL), Temperanza by Ilaria Bianchi x Spazio Giallo (IT), Ye Sul E. Cho (KR/UK/CAN)
Per il secondo anno consecutivo Lake Como Design Festival ha aperto al pubblico le porte di San Pietro in Atrio, una chiesa sconsacrata risalente al 1200, con una mostra collettiva in collaborazione con Lithos, casa editrice comasca specializzata in stampe e libri d'arte. Per l’occasione Mario Botta, Michele De Lucchi, DWA Design Studio, Nathalie Du Pasquier, Francesco Faccin, Valerio Gaeti, Naessi Studio, Lucia Pescador, Franco Raggi, Mario Trimarchi, hanno interpretato il tema della leggerezza attraverso le antiche tecniche dell’incisione.
Avvolte in un’atmosfera contemplativa, le stampe delle opere hanno dialogato con le lastre originali, mentre un ambiente sonoro, ispirato al lirismo del gesto manuale dell’incisione, ha dialogato con il patrimonio artistico della storica chiesa che ospita la mostra. La mostra è stata corredata da un catalogo aperto da un testo critico di Maria Cristina Didero.
Tra gli spazi inediti per l’edizione 2024, Spazio Natta ha ospitato 8 Days of Lightness, progetto creato da Erlands e Bai Bai, un duo armonioso che collega le loro filosofie di vita nell'arte del vetro, nella meditazione e nel design. Collaborando con designer, ingegneri e trainer, Erlands e Bai Bai hanno sviluppato all'interno di Spazio Natta uno spazio meditativo infuso di rituali di movimento quotidiani, rivelando profonde esperienze sensoriali. Nel corso del festival, Erlands ha dimostrato l'impatto trasformativo di questi oggetti, incarnando la sua esperienza fisica e mentale verso un livello superiore di benessere armonioso e sostenibile.
Al Palazzo del Broletto, la mostra The Form of Lightness ha portato in scena 28 sedute realizzate tra il 1924 e il 2024 con differenti tecniche e materiali e provenienti da diverse correnti e paesi. In mostra, tra gli altri, progetti di: Mario Botta, Cini Boeri, Marcel Breuer, Paolo Buffa, Joe Colombo, Francesco Faccin, Eileen Gray, Piero Lissoni, Vico Magistretti, Alberto Meda, Ludwig Mies van der Rohe, Jasper Morrison, Verner Panton, Gio Ponti, Aldo Rossi, Giuseppe Terragni.
Un allestimento site-specific ha permesso al visitatore di camminare tra le differenti sedute e approfondirne epoche, stili e tecniche produttive. I pezzi provengono da diverse collezioni private, da aziende come Alias, Bonacina, ClassiCon, Cools Collection, Fiam, Gebrüder Thonet Vienna, Kartell, Matteo Grassi, Porro, Tolix, UniFor, da gallerie come Giustini Stagetti, Maniera, Rossana Orlandi e da archivi come Archivio Giuseppe Terragni, Eredi Marelli.
Per il secondo anno consecutivo, la galleria svizzera Grieder Contemporary ha collaborato con Lake Como Design Festival presentando un progetto dell’acclamata artista tedesca Jorinde Voigt. L’artista è rinomata per i suoi disegni di grandi dimensioni che integrano testo e collage per creare composizioni dinamiche, catturando elementi come suono, movimento, tempo e percezione in uno schema visivo unificato. A Borgovico 33, Jorinde Voigt ha presentato per la prima volta a Como, la sua serie Betrachtung/Contemplation (2019-2021) con 7 mobile formati da intricati fili di ottone e catene, strutture eteree che sembrano fluttuare nello spazio ispirate dalle proporzioni della serie di Fibonacci.
Villa Anna di Cernobbio ha ospitato un progetto speciale prodotto dalla galleria svizzera Grieder Contemporary. All’interno della struttura dei primi Novecento ha trovato spazio la mostra Weight of Illumination, una raccolta di opere d’arte che hanno evidenziato il duplice significato di "luce" - come luminosità e assenza di peso - con arguzia, umorismo, surrealismo e colpi di scena inaspettati.
La mostra era accompagnata da una selezione curata di mobili d'epoca che hanno fatto da cornice e da contrappunto all'architettura Art Nouveau della villa e alle opere d’arte contemporanea esposte. I visitatori hanno incontrato oggetti leggeri che sembravano sfidare la gravità, fotografie che hanno catturato fugaci momenti di luminosità e installazioni che hanno sfidato giocosamente la percezione dello spazio e delle dimensioni.
Questa combinazione dinamica di arte e ambientazione ha creato un’esperienza coinvolgente, invitando i visitatori a esplorare la natura multiforme della luce e il suo profondo impatto sulla nostra comprensione del mondo. Tra i lavori esposti, opere di Monica Bonvicini, Cristian Andersen, Melli Ink, Alicja Kwade, Jonas Lipps, Dieter Meier, Kerim Seiler.
Tutti i pomeriggi del festival, la Serra del Grumello ha ospitato un ciclo di incontri dove designer, architetti, scrittori e imprenditori si sono dati appuntamento per approfondire il tema di questa sesta edizione da diversi punti di vista: dalle ricerche formali contemporanee di designer internazionali alle audaci sperimentazioni del razionalismo comasco passando per una serie di riflessioni sulla relazione tra materia, luce e trasparenza. La leggerezza nel design contemporaneo emergente è stato il tema di una serie di panel curati da Paolo Ferrarini. Una selezione di 15 designer protagonisti della Contemporary Design Selection, provenienti da vari paesi europei ed extraeuropei, sono stati invitati a narrare la loro visione e il loro operare. Paolo Casicci e Giovanna Massoni hanno inoltre accompagnato il pubblico in un viaggio all’insegna della leggerezza attraverso le parole di alcuni ospiti come Jan Boelen, Davide Groppi, Lorenzo Palmeri, Olivier Lacrouts.